12 marzo 2015
Sul secolo d’Italia alla fine di gennaio, è apparso un articolo dal titolo: ”AN vent’anni dopo: i suoi valori sono irrinunciabili e tracciano la rotta”.
L’articolo, scritto dal Sen. Franco Mugnai, esordisce dicendo: “a vent’anni dalla svolta di Fiuggi. A vent’anni dal momento in cui prese il via la rivoluzione del centro destra. Nel gennaio del 1995 era già finita la Prima Repubblica, la stagione del Pentapartito, la ghettizzazione della Destra italiana, il tentativo di mettere all’angolo, non tanto un partito, quanto un’intera comunità umana con il suo patrimonio storico culturale e di idee. Nacque così Alleanza Nazionale; e con Alleanza Nazionale si formò una coalizione che, nata quasi all’improvviso è cresciuta in pochi mesi e sarebbe stata nel cuore degli italiani.”
Tale affermazione, riporta in maniera erronea il vero sviluppo degli avvenimenti riferiti alla nascita di Alleanza Nazionale. Alleanza Nazionale nasce in un grande salone dell’Ergife, un anno prima di Fiuggi, agli inizi del 2004. I costituenti sono stati l’On. Armani (assente per malattia), il Sen. Basini, il Presidente Fini, il Sen. Fisichella, il Sen. Porcari, il Sen Ramponi, Ing. Rebecchini, il Sen. Selva.
Furono costoro che intervenendo diedero vita, davanti ad una platea gremitissima, al nuovo movimento del quale approvarono lo stemma distintivo.
Con quel simbolo e con quel nome, il movimento Alleanza Nazionale, si presentò alle elezioni dell’aprile del 2004 e ottenne più del 13,5 % dei voti, più del doppio di quelli ottenuti sino ad allora dal Movimento Sociale. Il far risalire “alla svolta di Fiuggi” la nascita di Alleanza Nazionale è quindi un falso storico. Lo conferma il fatto che già un anno prima, Alleanza Nazionale si era presentata alle elezioni politiche e che, rispetto a Fiuggi, era presente in Parlamento con i suoi gruppi alla Camera e al Senato, sin a dopo le elezioni del 2004.
Le idee e i valori ricordati nel seguito dell’articolo dal Sen. Mugnai, furono proprio oggetto degli interventi di coloro che parlarono in quella riunione costituente dell’Ergife. In quell’occasione erano presenti anche delegati di Forza Italia che plaudirono alla nascita del nuovo partito e che dichiararono apertamente l’apprezzamento e la condivisione dei valori fondanti di Alleanza Nazionale da parte di Forza Italia.
Nella riunione dell’Ergife, fu anche definita la struttura organizzativa del nuovo partito e da allora prese vita l’ufficio politico che funzionò di lì a poco, costituito in parti uguali da rappresentanti dell’ex Movimento Sociale e nuovi esponenti della rinata Destra Nazionale.
Ricordando l’entusiasmo che accompagnò la nascita di Alleanza Nazionale di quei giorni, i successi elettorali, la incisiva azione sempre svolta dai suoi rappresentanti in Parlamento e al Governo, nel rispetto dei principi e dei valori definiti e conclamati all’atto della nascita, è molto triste constatare oggi come l’indefinibile e inaccettabile comportamento di alcuni esponenti, abbia distrutto una costruzione politica basata sull’amor di Patria, il rispetto della persona umana, la solidarietà, la rettitudine e l’assoluta onestà nella guida del Paese.
A parziale consolazione, rimane solo l’auspicio che gli attuali rappresentanti delle sparute schegge di destra, possano trovare un momento di riflessione e riuscire a ricostruire una unione ispirata alla bellezza e alla validità di Alleanza Nazionale.
Alleanza Nazionale non è nata nella (svolta) di Fiuggi ma è nata un anno prima, eliminando al suo apparire la ghettizzazione della destra e raccogliendo il consenso di tutti coloro (tanti) che credettero nel riscatto della destra Nazionale. Quando Mugnai scrive:”Nel gennaio del’ 95 era già finita la ghettizzazione della destra” deve ricordare che la fine della ghettizzazione della destra, non avvenne per incanto ma fu opera di coloro che all’inizio del’ 94 realizzarono la nascita di Alleanza Nazionale, acquisendo il consenso di tanti cittadini italiani.
La stragrande maggioranza di costoro, è ancora presente e si chiede quali siano le obiettive oneste ragioni della frammentazione. Se non altro, per rispetto nei loro confronti, è per gratitudine nei confronti di coloro che fondarono Alleanza Nazionale, è giunto il momento di fare ogni sforzo per il ricompattamento attorno a quei valori e a quei principi nel tempo sempre validi.
Come conclude, questa volta correttamente, il Sen. Mugnai: il miglior futuro d’Italia sta infatti nel rispetto di quei valori nella difesa di quei principi e nell’affermazione di quelle idee che Alleanza Nazionale, come partito, seppe mirabilmente incarnare.
Sen. Luigi Ramponi