8 giugno 2016
La insipienza politica, l’egoismo irrazionale, l’arroganza e, soprattutto la mancanza di rispetto verso i propri elettori, dimostrata dai vert
ici politici di centrodestra, ha fatalmente portato, a Roma, come avevo agevolmente previsto prima delle votazioni, alla sconfitta completa. Ma non basta. Tale azione irresponsabile, ha anche dato vita ad un autentico miracolo politico: la resurrezione del PD che nella capitale era già da tempo politicamente morto e sepolto sotto il cumulo delle macerie del “disastro Marino”.
Gli stessi appartenenti al PD che alle primissime ore della notte di lunedì, hanno vissuto, presso il comitato elettorale, momenti di profonda angoscia, di fronte al progredire delle notizie sui risultati dello spoglio, secondo le quali, ad un forte rallentamento dei voti per Giacchetti, si contrapponeva una tumultuosa rimonta della Meloni, parlano di miracolo, dopo i terribili momenti di paura vissuti.
A quest’ora, se il centro destra si fosse presentato unito, avrebbe comodamente superato il PD, come inconfutabilmente, dimostrano i risultati, e il “miracolo”, non sarebbe avvenuto.
Il miracolo è tuttavia, di brevissima durata e dal ballottaggio il PD uscirà sonoramente sconfitto e ridimensionato.
Come sempre accade dopo un turno di elezioni, le illazioni su manovre segrete che avrebbero determinato la sconfitta dei perdenti, sono puntualmente ricorrenti. Così anche questa volta, vi è chi afferma che Berlusconi avrebbe operato a danno della Meloni per favorire Renzi. Non lo credo, ma se anche così fosse, all’errore della mancata unitarietà, se ne aggiungerebbe un altro: quello della ingenuità clamorosa, dal momento che è abbondantemente dimostrato che gli accordi con Renzi, sono scritti sulla sabbia.
Ad ogni buon conto, una cosa è certa. Se il centro destra si fosse presentato unito, si sarebbe candidato per il ballottaggio. Diviso ha perso. I responsabili delle componenti politiche avrebbero dovuto ricordarsi che in politica, prima si vince e poi si discute. Avrebbero dovuto sapere che in politica chi vince ha sempre ragione e chi perde ha sempre torto e, conseguentemente avrebbero dovuto trovare, ad ogni costo, una soluzione unitaria. Non lo hanno saputo fare e meritano la sconfitta e la rabbia dei loro elettori.
Sen. Luigi Ramponi