2 agosto 2016
Sono stati più di mezzo milione i giovani che hanno salutato Papa Francesco a Cracovia, durante la cerimonia dell’accoglienza, in occasione del raduno dei giovani cristiani, che quest’anno si svolge in Polonia.
Più di mezzo milione, una marea immensa di folla, infinita a vista d’occhio, una folla immensa di persone vicine, pacificamente strette le une alle altre, tutte pervase da sentimenti di fratellanza e di gioia, inneggianti al Papa, alle sue esortazioni, al suo messaggio d’amore.
Mezzo milione di donne e uomini e questa volta le cifre sono vere e non come nelle manifestazioni politiche, dove viene sempre aggiunto almeno uno zero, accorse da tutte, proprio tutte le parti del mondo. Hanno sventolato le bandiere di 178 Stati, in una magnifica, colorata successione, tutte unite in una atmosfera di gioia, ciascuna orgogliosa di essere presente e di essere sventolata assieme alle altre.
Se si fosse voluto fare la raffigurazione dal vivo di tutti i tipi di razze, di colori, di fisonomie di tipologie del genere umano, non si sarebbe potuto fare di meglio. E poi, l’atmosfera di gioia e di allegria! Sulle bocche di tutti era un sorriso, mentre cantavano, ballavano e, spesso si abbracciavano, nello spirito della frase più bella del Cristianesimo:”Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Nel vederli, ho sentito che questa era la risposta più bella alle tristissime scene che hanno accompagnato le ultime giornate di questa calda estate. Giornate nelle quali alcuni, pochissimi, estremisti invasati o giovani squilibrati, hanno commesso atti nefandi, portando lutti e dolore e creando un’ atmosfera di paura e di odio. La gioia, lo spirito di fratellanza, l’atmosfera di pace e di amore che saliva dalla riunione di Cracovia, vissuta non da qualcuno, ma da più di cinquecentomila persone costituisce una risposta forte e formidabile che ridà fiducia nel genere umano e nella sua ferma intenzione di vivere in pace. Gli sporadici gesti violenti di qualche esaltato, seppur forieri di orrendi delitti, rimangono isolati, schiacciati dalla forza etica e morale espressa dalla manifestazione di amore e di pace, gridata al mondo da un numero grandissimo di giovani accorsi da ogni parte del mondo.
Di ugual valore, in termini di risposta forte e decisa agli atti di terrore, sono le manifestazioni di cordoglio per i caduti, celebrate in Francia, dove tutti i presenti intonano la Marsigliese in segno di fermezza e di monito, nei confronti degli assassini, per la difesa delle conquiste della Rivoluzione:”Libertà, Fratellanza e Fraternità”.
Sono certamente indispensabili tutte le misure adottate dai responsabili della sicurezza per prevenire e reagire contro le minacce attuali, ma questa coesione etica e morale, a livello d cittadinanza, questa reazione di massa alla violenza inconsulta, questa ribadita e non scalfita volontà di pace e rispetto reciproco, costituiscono la base sicura per reagire ed annullare la minaccia portata da estremisti destinati al fallimento.
Come ho in precedenza affermato, gli atti violenti e, in particolare, quelli terroristici non hanno alcuna speranza di successo, quando operano senza il consenso e contro la ferma volontà della società.
La volontà della società è quella che promana dal popolo dei giovani di Cracovia.
On. Gen. Luigi Ramponi