Roma, 8 feb. (askanews) – Una delle sfide più importanti per l’Italia in tema cyber “è certamente rappresentata dalla disponibilità di personale qualificato ai più alti livelli e anche numericamente consistente per soddisfare tutte le esigenze della Difesa”. A dirlo è stato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenuta oggi al Politecnico di Milano durante ItaSec, conferenza sulla sicurezza cibernetica.
“Sappiamo”, ha evidenziato,”che questo della disponibilità di personale rappresenta un problema diffuso, che accomuna tutte le realtà pubbliche e private che si stanno impegnando nel settore della cyber defence. La Difesa sta investendo molto in formazione, anche sviluppando una rete di collaborazioni con il sistema universitario nazionale, e i risultati non mancano”.
Ma “oltre alle capacità operative – rappresentate dal Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche, il CIOC – e a quelle formative e addestrative”, ha aggiunto Pinotti, “stiamo anche finanziando studi su materie strettamente associate alla difesa cibernetica”. Sempre sul tema delle nuove minacce, “quest’anno”, ha aggiunto il ministro della Difesa, “intendiamo avviare un’importante attività in tema di ‘misure di confidenza reciproca’ per il settore cyber. Si tratta di replicare quanto avvenuto nei decenni passati, per limitare gli armamenti più pericolosi, come quelli nucleari, adottando al contempo misure di trasparenza che potessero ridurre il rischio di un conflitto accidentale”.
(Fonte: Cyber Affairs)