Nella rivendicazione, inoltre, gli italiani sono gli unici menzionati specificamente fra i “crociati” uccisi. Quel testo, malgrado le smentite delle autorità del Bangladesh, pare dimostrare l’autenticità dell’affermazione che contiene: l’attentato è dell’ISIS. Lo si comprende non solo per il linguaggio usato, “in linea con quello di altri messaggi riconducibili all’autoproclamato Stato Islamico”. Viene fatto notare che la Amaq, agenzia dell’ISIS, ha pubblicato informazioni e foto dell’azione praticamente in tempo reale, evidenziando così “contatti diretti fra i terroristi e i vertici dell’organizzazione”.
Nelle immagini che ritraggono i terroristi, poi, compare una scritta che secondo quanto viene riferito gli esperti dell’antiterrorismo hanno tradotto in “Daesh Bangladesh”.
(Foto: ANSA/EPA)
4 Luglio 2016