Roma, 20 aprile 2004
La minaccia portata dal nuovo terrorismo alla società civile, alla struttura sociale, all’organizzazione statale, è minaccia globale. Le istituzioni pubbliche, pur essendo fortemente impegnate nell’azione di contrasto, come emerso nel precedente convegno sulla strategia contro il terrorismo, non possono da sole assumere l’onere totale della prevenzione–protezione nei confronti della minaccia, che è globale nel dove, nel come e nel quando.
Pertanto, una strategia efficace deve prevedere un impegno sinergico del pubblico e del privato. Quest’ultimo, soprattutto, deve impegnarsi per assumere iniziative tese a prevenire attacchi e a difendere possibili obiettivi e punti nevralgici del sistema-Paese inseriti nella struttura organizzativa di ciascun settore della propria attività. Inoltre, il pericolo sempre incombente nei sistemi complessi dell’effetto domino, impone anche la necessità di predisporre misure di emergenza per circoscrivere, attenuare, ovviare ad effetti di portata macroscopica nei confronti della Società, conseguenti ad un attacco riuscito da parte del terrorismo.
In tal senso, ampio è lo spettro dei settori nei quali il “privato” può e deve esercitare il suo impegno. Esso comprende le aree dell’energia, dei trasporti, delle telecomunicazioni, della sanità, dell’ambiente, del credito, dell’informazione e molti altri. In ciascuno di questi è interessante ed importante analizzare e decidere quali iniziative e quali predisposizioni risultino essenziali per la tutela e la protezione della Società.
Il Convegno, a causa dei comprensibili limiti di tempo, non può prendere in considerazione il quadro completo. Si limiterà all’esame degli interventi possibili e predisposti in tre dei più significativi e importanti settori: quelli dell’energia, dei trasporti, e delle telecomunicazioni.
Al Direttore della Protezione Civile è affidata l’illustrazione di un quadro di situazione generale e l’enunciazione delle predisposizioni per assicurare il coordinamento e l’integrazione delle iniziative intraprese dai diversi protagonisti responsabili delle diverse aree. Il convegno prevede interventi di responsabili tecnici di alto rango e di rappresentanti politici che sono, o che sono stati, responsabili di vertice dell’Esecutivo, in uno spirito di partecipazione bipartisan, continuando una ormai consolidata tradizione dei convegni dal CESTUDIS.
Al Vice Presidente del Consiglio On. Gianfranco Fini saranno affidate le conclusioni.
Partecipanti: On. Ramponi – Dott. Bertolaso – Dott. Sposini- Dott. Tavaroli- Dott. Pecorini- Ing. Ortis – Ing. Mincato – Dott. Gnudi – Dott. Salvi – Dott. Rossetto – Dott. Pompei – Dott. Cellini – Dott. Zanichelli – Dott. Forlenza – Ing. Gamberale – Ing. Guarguaglini – On. Stanca – On. Marzano – On. Letta – On. Gasparri – On. Lunardi- On. Bersani- On. Fini